Gli scribi prescelti dall’ayatollah

Travaglio condannato di nuovo, altri 50 mila euro dopo i 95 di pochi giorni fa per diffamazione nei confronti di papà Renzi. Travaglio è nella lista dei giornalisti buoni redatta dall’ayatollah Di Battista. Un altro è Massimo Fini, che oggi sul Fatto si applica a smontare l’episodio che rese celebre De Falco, quello della gestione del naufragio della Costa Concordia, e a chiedere le sue dimissioni da senatore: denigrare i dissidenti, grande prova di giornalismo libero. Altro fenomeno di accuratezza giornalistica indicato dall’ideologo grillino è Franco Bechis, vicedirettore di Libero quando titolava “Patata bollente” riferendosi a Raggi, capace di attribuire a Vendola e Emilano la responsabilità del deragliamento sulla linea ferroviaria privata a Corato, condannato per diffamazione e a risarcimenti nei confronti, tra i tanti, di Nichi Vendola e Ignazio Marino.

I grillini dovrebbero solo ringraziare i giornalisti, grazie ai difetti dei quali hanno potuto abbindolare un popolo malamente informato e che al movimento hanno in realtà disteso un tappeto rosso verso la conquista del potere. DI-BATTISTA-1-650x274

Gli scribi prescelti dall’ayatollahultima modifica: 2018-11-18T18:44:05+01:00da sdluca1
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