no ai tagli

da Il Gazzettino di oggi 

SCUOLA

«Tagli iniqui»: la sinistra chiede di fermarli

TREVISO – Un ordine del giorno contro la riforma della scuola voluta dal ministro Gelmini che, solo per quanto riguarda il trevigiano, porterà in dote un taglio di 373 insegnanti. Il documento verrà presentato oggi dal gruppo di Sinistra Ecologia Libertà, che dai banchi dell’opposizione provinciale non può fare molto altro. «Nella ripartizione regionale del taglio dei posti degli insegnati quella di Treviso è la provincia più penalizzata – sottolinea Luca De Marco – chiediamo che si riveda l’iniqua ripartizione e che si ponga fino allo smantellamento della scuola pubblica». La discussione sul numero di professori ed alunni è destinata ad accendere il prossimo consiglio del Sant’Artemio. «La mannaia della Gelmini prevede anche il taglio di 15.600 posti di personale Ata – aggiunge il consigliere Sel – e la chiamano riforma». Nella Marca sono le superiori che dovranno fare i conti con le difficoltà più grosse. Qui, infatti, gli iscritti al primo anno sono aumentati di 1.122 unità, su un totale di 35.989 studenti, ma la quota di docenti previsti passa da 3.224 a 3.016, per un taglio di 208 insegnanti. A questi si sommano i tagli delle cattedre alle medie (46 professori) e quelli alla scuola primaria (135 maestri). Solo la scuola dell’infanzia, infine, registra un aumento di 16 insegnanti.

Mauro Favaro

da La Tribuna di Treviso di oggi

Sinistra e Libertà «Basta tagli»

 

Sarà presentato oggi in consiglio provinciale un ordine del giorno contro i tagli alla scuola italiana, veneta e trevigiana. A presentarlo è Sinistra Ecologia e Libertà, con il sostegno dei gruppi del centro sinistra e del Pne. «Appare sempre più chiaro come le sbandierate riforme della Gelmini non siano altro che la copertura alla vera politica del governo sulla scuola, basata sui tagli – denuncia il consigliere Luca De Marco – A livello regionale poi a Treviso toccherebbe il ruolo di Cenerentola nel taglio degli insegnanti». Alla Marca infatti, con 373 insegnanti in meno previsti in organico per il 2010-2011, è stato assegnato il 23% dei tagli complessivi della Regione. La scure si abbatte in particolare sulle superiori con 208 cattedre sparite dall’organico. «Chiederemo che il consiglio provinciale mandi un segnale chiaro per schierarsi per il rilancio del ruolo della scuola e della qualità del servizio scolastico».(l.c.)

no ai tagliultima modifica: 2010-04-28T12:50:00+02:00da sdluca1
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