Consiglio provinciale

sui tagli alla scuola la maggioranza va in confusione 

Serata densa ieri sera al Consiglio Provinciale. Come primo punto è stato approvato l’ordine del giorno presentato da Lorenzo Biagi e Stefano Dall’Agata, e illustrato in aula da Dall’Agata, contro il taglio deciso dal Governo alle agevolazioni postali delle quali usufruiscono le associazioni di volontariato per diffondere i propri fogli informativi.  Sull’ordine del giorno si sono pronunciati favorevolmente anche i capigruppo di maggioranza, e il documento è stato approvato all’unanimità.

Van-gogh-potato-eaters.jpgIl Consiglio ha poi esaminato il rendiconto del Bilancio 2009, la destinazione dell’avanzo di amministrazione e la variazione del piano triennale delle opere pubbliche. Rispetto all’accantonamento di 14 milioni dell’avanzo di amministrazione, che la Giunta si riserva di destinare  in seguito, abbiamo chiesto che almeno 1 milione di questi venga destinato subito ad un provvedimento anticrisi. Il fondo stanziato lo scorso anno di 500.000,00 è esaurito ormai da settimane e oggi non vi è alcuna forma di sostegno specifico e diretto ai lavoratori e alle famiglie colpite dalla crisi da parte della Provincia. La nostra richiesta non è stata accolta, e anche per questo tutti i gruppi del centrosinistra hanno espresso voto contrario.

Per ultimo è stato discusso l’ordine del giorno che abbiamo presentato contro i tagli alla scuola e al personale docente annunciati dalle circolari del ministero dell’Istruzione e dell’Ufficio Scolastico Regionale. La previsione realizza una penalizzazione particolare per le scuole della provincia di Treviso, che sarebbero quelle con la più alta quantità di tagli. A questo punto si è sviluppata una discussione a tratti surreale, con sbandamenti della maggioranza che hanno creato una situazione di confusione vista poche volte in consiglio. Dopo l’illustrazione dell’ordine del giorno, il Capogruppo di Forza Italia Gianpiero Favaro chiede di rinviare l’ordine del giorno ad una commissione da convocare per affrontare la questione nell’ottica di una gestione regionale dell’organizzazione scolastica. Interviene anche l’Assessore all’Istruzione Carla Puppinato che riferisce di una “situazione molto difficile”, con un fronte caldo delle scuole trevigiane in allarme per la pesantezza dei tagli, e riferisce che gli assessori provinciali all’istruzione del Veneto hanno chiesto un incontro con il Ministro per affrontare la questioni dei tagli. Come proponenti concordiamo sull’approfondimento in commissione,  ma vista l’urgenza della questione, che si sta definendo in questi giorni, chiediamo che si proceda all’approvazione dell’ordine del giorno, per dare un messaggio chiaro da parte dell’assemblea elettiva della Provincia e rafforzare le posizioni che l’Assessore potrà sostenere ai tavoli competenti. A questo punto il capogruppo Favero ha reiterato la sua richiesta di rinvio dell’ordine del giorno in forma di mozione d’ordine, chiedendo venisse messo in votazione il rinvio. Il capogruppo della Lega, Granello, sosteneva la non conoscenza della questione da parte del suo gruppo, e dunque l’esigenza di riparlarne in altra sede, spostando la questione in commissione. Interveniva nuovamente l’Assessore, in dissenso dalla maggioranza, riferendo di avere chiesto alle autorità competenti i dati, ad esempio sull’andamento delle iscrizioni, in base ai quali sono stati programmati i tagli e la penalizzazione di Treviso, ma di aver riscontrato una situazione di profonda carenza conoscitiva, tali da rendere ingiustificabile la ripartizione proposta dei tagli. A fronte di questo deciso intervento dell’Assessore contro la logica del rinvio della sua maggioranza, il capogruppo della Lega Nord annuncia che la maggioranza si asterrà sull’ordine del giorno. Al tempo stesso, il capogruppo di Forza Italia insiste nel mettere prima ai voti il rinvio dell’ordine del giorno alla commissione. Come minoranze facciamo presente la contraddittorietà delle due posizioni, ma Presidente del Consiglio e Segretario Generale, incredibilmente, dicono che si può fare. Si verifica dunque la seguente situazione: la maggioranza approva una mozione d’ordine per spostare l’ordine del giorno in commissione, e subito dopo, come nulla fosse successo, si procede comunque alla votazione di quell’ordine del giorno appena prima rinviato ad altra sede. Nella votazione la maggioranza si astiene, a parte il consigliere leghista Pizzinato che vota contro. Secondo il regolamento del Consiglio Provinciale per approvare un deliberato serve che la maggioranza dei voti espressi sia favorevoli, dunque il voto di astensione equivale a voto negativo, come accade al Senato. Di conseguenza, l’ordine del giorno non è approvato. Non sappiamo se questo fosse l’esito effettivamente voluto da parte della maggioranza, che non sembra ben padroneggiare i regolamenti. Certamente è emersa dalla discussione una forte differenza di sensibilità sulla questione dei tagli alla scuola  trevigiana da parte dell’assessore di competenza e della sua maggioranza. Siamo comunque soddisfatti per aver posto all’attenzione, anche della maggioranza, un tema importante per il futuro del nostro paese e della nostra provincia come quella della qualità e delle dotazioni del sistema formativo, nonché per il presente delle famiglie che si trovano spesso a dover sborsare di tasca propria per far fronte al progressivo impoverimento dei mezzi a disposizione delle scuole.

Dietro la propaganda sulla riforma della scuola si nasconde la realtà di una politica fatta di tagli e riduzioni di personale e di risorse a disposizione della scuola pubblica. Ci si prepara così un futuro sempre più grigio per il nostro paese, con un abbassamento del livello di coesione sociale e nazionale. Serve una reazione forte, per non arrendersi al declino al quale si vorrebbe consegnare la scuola pubblica italiana.

il testo dell’ordine del giorno sui tagli: odg tagli scuola.pdf 

Consiglio provincialeultima modifica: 2010-04-29T11:32:00+02:00da sdluca1
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