successo per “Le dame e il cavaliere”

Grande successo martedì a Vittorio Veneto e Villorba per Franco Fracassi e “Le dame e il Cavaliere”

 bavaglio.jpgNon bastava la sala della Biblioteca Civica, martedì sera a Vittorio Veneto, per accogliere i tanti cittadini accorsi ad assistere alla presentazione del film-inchiesta “LE DAME E IL CAVALIERE. Sesso e politica, una storia italiana” con il giornalista e regista Franco Fracassi. E anche lo spazio Lovat Lab alla libreria Lovat, nella presentazione alle 18,00 non riusciva a contenere il folto pubblico presente.

Un’opera, quella di Fracassi, che alza il sipario su una doppia realtà: da una parte quella descritta nel film, dove il sesso e il potere si mescolano per portare avanti gli interessi del premier, dall’altra quella della libertà di informazione, in un paese in cui le verità scomode sono cancellate.

Il film documentario indaga e racconta vicende private e politiche del Presidente del Consiglio italiano. È il risultato di una raccolta di notizie, retroscena, immagini ed interviste che si avvale anche delle intercettazioni telefoniche desecretate da alcune procure e da registrazioni finora non rese note dal circuito informativo, e che fa capire alcuni dei meccanismi nascosti che muovono il potere in Italia.

Dal collage di filmati e testimonianze – fra cui quelle dell’ex eurodeputato del Pdl Michele Vernola e di Paolo Guzzanti – emerge un disegno inquietante: le donne portate al Parlamento italiano ed europeo da Berlusconi vengono appositamente selezionate per la loro impreparazione ed incapacità in ambito politico (in tal modo si spiega il fatto che provengano quasi tutte dal mondo della tv) e per la loro bellezza, appositamente istruite e guidate in modo da limitarsi a votare al Parlamento attenendosi alle istruzioni ricevute. Questa è la mignottocrazia: finto potere al corpo delle donne. Come dice Franco Fracassi: “C’è un mondo fatto di ragazze, imprenditori dello spettacolo, esponenti del mondo degli affari, che ruota intorno al sesso ed è legato al premier. Berlusconi sistema le sue ragazze in due modi: nel mondo dello spettacolo, per fare favori a politici che gli servono all’interno del parlamento; oppure nel mondo della politica. Non si tratta di un premio, ma di una strategia: Berlusconi ha bisogno di riempire i vari parlamenti – regionali, nazionale ed europeo – di persone devote a lui e ignoranti, quindi totalmente controllabili. Queste persone non parlano, non fanno interventi e agiscono in base a messaggi che gli indicano come votare. Il premier sta cercando di ottenere un parlamento formato da automi nelle sue mani, dove il diritto di parola e di voto siano appannaggio di capigruppo che facciano passare le leggi decise dal governo. Chi cerca di mettergli i bastoni tra le ruote, i media o singoli testimoni, è distrutto da veri e propri killer mediatici. Si tratta di un apparato di disinformazione degno del Kgb dell’Unione Sovietica, gestito dal direttore di ‘Chi’ e di ‘Tv sorrisi & canzoni’, Alfonso Signorini.”

Il film, privo di qualsiasi intento o racconto diffamatorio, rischia di non essere diffuso. Cercando di distribuirlo nei grandi circuiti editoriali e cinematografici gli autori del documentario hanno toccato con mano il grado di libertà in cui versa l’informazione in Italia. Tutti hanno avuto paura, chi per motivi politici, chi economici e chi di dipendenza lavorativa, e sono rimasti soli.

Non solo, ma il film rischia di divenire illegale, e coloro che lo hanno realizzato dei fuorilegge, a causa della legge sulle intercettazioni (conosciuta come legge-Bavaglio) che sta per essere varata dal Parlamento. Eppure il gruppo di lavoro che lo ha realizzato ha deciso di andare avanti, di distribuire il film con le proprie forze, e con quelle di tutti coloro che hanno a cuore la libertà, la democrazia e l’indipendenza dell’informazione di questo Paese.

La circolazione del film-inchiesta avviene infatti attraverso serate come quella di martedì, perché la onnipervasiva rete di controllo che grava sul sistema dell’informazione e sull’industria culturale del paese ha impedito la distribuzione nei cinema o in altre forme del filmato. Che probabilmente a breve verrà trasmesso su televisioni straniere.

La serata di martedì era organizzata da Sinistra Ecologia Libertà, Italia dei Valori e Federazione della Sinistra, che hanno così inteso offrire alla popolazione una occasione di informazione libera e di partecipazione democratica, e dare un segnale concreto di lavoro unitario per costruire una alternativa all’attuale egemonia del sistema di potere berlusconiano.

successo per “Le dame e il cavaliere”ultima modifica: 2010-07-29T00:47:00+02:00da sdluca1
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