riprendere il cammino dell’alternativa

 Vendola è un leader vero, come da tempo non capitava alla sinistra. E’ tanto vera e solida la sua sfida all’establishment del centrosinistra e del centrodestra, che gli attacchi nei suoi confronti si susseguono. Il sito cattolico fondamentalista e omofobico pontifex.roma.it arriva a rimpiangere che un “incidente di gravidanza” non abbia impedito a Vendola di nascere. Parole aberranti, che dovrebbero muovere qualche gerarchia vaticana a prendere le distanze da un sito che si professa autentico interprete della dottrina cattolica e al quale vecchi vescovi concedono interviste che paiono uscire dal secolo scorso. Qualche attacco iniziale alla candidatura di Vendola lascia invece spazio alla ragionevolezza. E’ il caso di Antonio Di Pietro che, dopo aver reagito con fastidio ricordando che Vendola è stato eletto per fare il presidente della Puglia, si è finalmente accorto che cercare di essere il più fedele alleato del PD non è una strategia che paga.  E dopo il riufiuto al dialogo e alla proposta di unificazione lanciata al PD, ora Di Pietro di pone come l’alternativa, assieme a Vendola, alla deriva moderata del PD e propone una coalizione alternativa, assieme al popolo viola, grillini e società civile. Bene: come dice Vendola, non ha senso restare impegolati nel gioco delle belle statuine di questo centrosinistra, anche perchè le belle statuine… sono brutte.

Qualche detrattore intende accreditare Vendola come la versione di sinistra di Berlusconi. In realtà, se ci si riferisce alla capacità di trascinamento e di mobilitazione, questa non è una esclusiva di Berlusconi, ammesso che effettivamente ce l’abbia, ma è propria di qualsiasi leader (esclusi quelli di centrosinistra, pensiamo a Prodi, ma quella è l’eccezione…). Quello che invece dà forza alla candidatura di Nichi, e lo si vede anche dal video seguente,  è il suo essere radicalmente alternativo al berlusconismo, rappresentando una proposta culturale e antropologica radicalmente contraria all’etica della furbizia, al culto dell’eterna giovinezza, al vacuo edonismo, all’inegualitarismo paternalistico che contraddistinque il Berlusca. L’alternativa politica e programmatica alla destra va costruita, e subito, e sarebbe bello che se ne convincesse anche il maggior partito dell’opposizione. Ma una alternativa culturale, valoriale ed etica, presupposto e fondamento per il resto della costruzione, è già espressa in modo convincente da ciò che Vendola cerca di rappresentare. Sbaglia radicalmente D’Alema a cercare di screditare questo dato di forza derubricandolo a fare poesia o a filastrocche. Siamo invece di fronte ad una proposta culturale e antropologica fondativa di un nuovo centrosinistra che va oltre la cultura del post-togliattismo di cui D’Alema resta un fiero rappresentante, ma che ha mostrato tutti i suoi limiti e soprattutto non appare oggi in grado di fare da fondazione per una riscossa del centrosinistra contro l’egemonia della destra.

riprendere il cammino dell’alternativaultima modifica: 2010-08-08T14:04:00+02:00da sdluca1
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