Stiffoni non è nostro fratello

chiedere di discriminare una religione è anticostituzionale e antiumano. Stiffoni pensi piuttosto alla propaganda consentita a Gheddafi dal governo Bossi-Berlusconi

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Il senatore leghista Stiffoni se la prende contro il Sindaco leghista di Resana, colpevole di aver partecipato al ramadan e aver detto di non voler discriminare nessuno, lo invita ad “amministrare il paese per il bene dei suoi cittadini e non per gli islamici” e afferma che il sindaco Mazzorato “non è uno dei nostri”. A quanto pare Stiffoni non ha cambiato idea da quando, dopo uno sgombero di immigrati regolari, si lamentava che non fosse ancora pronto il forno crematorio per sistemare definitivamente quelli rimasti in strada, o da quando sosteneva che “l’immigrato non è mio fratello, ha la pelle di colore diverso”. Insomma, Stiffoni resta un campione del razzismo esplicito che non si trincera dietro astuti infingimenti, una sorta di Borghezio alla trevisana. Se sia lui a rappresentare la Lega oppure il Sindaco di Resana, sarebbe materia per una discussione interessante: esisterebbe la Lega anche senza la sua anima razzista e xenofoba, o invece è questo un elemento irrinunciabile del suo successo e della sua presa popolare ?
Da parte nostra restiamo convinti che tutti gli uomini sono nostri fratelli, eccezion fatta forse per i razzisti come Stiffoni, che i forni crematori siano una aberrazione della storia umana non debba mai più ripetersi, e che partecipare ad una festa religiosa di cittadini che pacificamente praticano il proprio credo sia una attività normalmente svolta da qualsiasi amministratore pubblico, e chiedere che venga discriminata una religione anziché un altra è contro la Costituzione, il buon senso e la civiltà.
Invitiamo il crociato Stiffoni, che è un parlamentare di lungo corso, a  rivolgere la propria attenzione piuttosto a quello che fa il Governo Berlusconi da lui sostenuto e votato. La sceneggiata di Gheddafi che imbonisce le platee a pagamento e sostiene che la donna ha meno diritti in Italia che nel mondo islamico e invita le donne a convertirsi all’Islam è uno spettacolo indegno che non avrebbe potuto svolgersi in nessun’altra democrazia occidentale, e neanche in Italia, se al governo non ci fosse Berlusconi e i suoi fedelissimi alleati leghisti.

Stiffoni non è nostro fratelloultima modifica: 2010-09-02T16:16:02+02:00da sdluca1
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