ciclismo in salsa leghista: tanti soldi e poca trasparenza
Associazione Ciclismo di Marca; poca trasparenza per poter gestire milioni di soldi pubblici, la Provincia se ne chiami fuori
Nel consiglio provinciale di mercoledì, si è discusso della modifica dello statuto dell’Associazione Ciclismo di Marca. Si tratta di una modifica che consentirebbe all’associazione di acquisire personalità giuridica e poter così utilizzare il finanziamento statale relativo al nuovo velodromo di Treviso. Abbiamo votato contro le modifiche allo statuto.
L’associazione Ciclismo di Marca Treviso-San Vendemiano” nasce nel 2004, composta da soli enti pubblici. Tra i fondatori la Provincia di Treviso, che assieme al comune di San Vendemiano e di Treviso costituiscono questa associazione con lo scopo di organizzare le tappe del giro d’Italia che interessano il territorio provinciale e attività collaterali. Nelle intenzioni e nello statuto l’associazione era aperta all’ingresso di altri enti pubblici e aveva una scadenza, rinnovabile, a fine 2010. Fin dalla sua costituzione presidente dell’associazione è l’onorevole leghista Guido Dussin.
Questa associazione è la destinataria di un contributo, inserito tra le centinaia di commi della finanziaria 2007, che per i mondiali di ciclismo su pista del 2012 a Treviso destina 30 milioni di euro per accendere un mutuo per la realizzazioni delle opere necessarie. Per l’80% si prevede che vengano utilizzati per la costruzione di un velodromo. Nel dettaglio si tratta dell’art. 2, comma 271-274
Contributi per i Mondiali di nuoto a Roma e di ciclismo a Treviso |
Già quando la proposta di modifica passò in commissione sollevammo perplessità sul fatto che fosse una associazione costituita da Dussin, Gobbo e Muraro a gestire questa partita milionaria. Ma quando successivamente abbiamo chiesto ulteriore documentazione sulle attività di questa associazione la nostra perplessità si è aggravata.
Abbiamo infatti chiesto i verbali degli ultimi tre anni della associazione. Ci sono stati consegnati solo dei verbalini relativi alle assemblee annuali per l’approvazione annuale bilancio. Da questa scarna documentazione emerge una invece ampia movimentazione finanziaria: ad esempio per il 1997 si tratta di un bilancio poco sotto al milione di euro. Emerge anche che nel 2005 ci fu un’altra elargizione da parte del parlamento verso l’Associazione Ciclismo di Marca, per 500.000,00 destinati al campionato mondiale di ciclocross 2008. Soldi che poi vennero stornati alla società di Mosole Le Bandie srl, di Spresiano, che organizzò la manifestazione nel complesso sportivo di Mosole a Spresiano. Per la stessa manifestazione Le Bandie srl ricevette, tra l’altro, un contributo di 290,000,00 da parte della Provincia. Il provvedimento parlamentare rientrava in una legge mancia, quelle dove sia parlamentari di maggioranza che di opposizione si mettono d’accordo di prendere una grossa quantità di soldi pubblici e spartirseli tra loro: c’è chi porta a casa un contributo per la parrocchia del suo paese, chi un contributo per gli impianti sportivi comunali, chi per la fiera, e via dicendo. Così ognuno può coltivare, a spese pubbliche, il proprio personale consenso facendo piovere soldi dal cielo per singole iniziative, che magari secondo le norme e le priorità comuni di intervento pubblico non avrebbero potuto aspirare a gran ché. E c’è chi, in questo contesto, ottiene di destinare soldi pubblici alla associazione da lui presieduta per poi distribuirli sul territorio.
Siamo allora di fronte ad una associazione che, nata per organizzare al meglio le tappe trevigiane del giro d’Italia, si è invece trasformata in un feudo leghista, terminale e punto di smistamento di ingenti quantità di denaro pubblico, che amministra fuori dalle norme di pubblicità e trasparenza alle quali sono tenute le pubbliche amministrazioni, ma invece con le regole di qualsiasi associazione di appassionati, forse anche inferiori a quelle delle sempre citate bocciofile. Basti dire che i bilanci di questa associazione sono formati così: “in assenza di alcuna indicazione ufficiale circa le modalità e i criteri per la formazione e il contenuto del bilancio degli enti non commerciali unico punto di riferimento è rappresentato dalle “raccomandazioni” del Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti.” E nelle carte consegnateci non c’è neppure traccia della presenza di revisori dei conti.
Sia per il contributo dei 500.000,00 euro del 2005 che per i 30 milioni del 2007, artefice degli emendamenti a livello parlamentare è lo stesso onorevole che poi incassa quei soldi come presidente dell’Associazione Ciclismo di Marca. E li gestisce non con i criteri di una pubblica amministrazione, ma quelli di una semplice associazione i cui altri soci sono gli amici leghisti Gobbo e Muraro. In pratica, soldi pubblici gestiti in forma privata. Probabilmente sarà tutto lecito e consentito, ma non ci pare che l’ente Provincia debba avvallare l’esistenza di realtà come questa con la sua partecipazione.
Per questo abbiamo chiesto che la Provincia esca da questa associazione, che si profila come un esempio di cattiva politica che si è soliti attribuire ad altri parti del paese. Prima ancora di entrare nel merito dell’utilità e della scelta della collocazione della struttura, non è pensabile che si intenda affidare ad una struttura opaca e profondamente connotata dall’appartenenza partitica, come “l’Associazione Ciclismo di Marca”, la gestione di una partita milionaria come quella della costruzione del nuovo velodromo a Treviso.