La Lega, il Terzo Reich e il Trota

Il senatore Stiffoni afferma dai microfoni di Radio 24 che i leghisti hanno un dna diverso e garantisce che non ci sono gay tra di loro.

lega nazista.jpgOgni volta che sentiamo le dichiarazioni di Stiffoni ci viene in mente il Terzo Reich. Ovviamente in scala ridotta, un nazismo sottotraccia buono per vellicare le peggiori subculture che allignano ancora in ogni società anche europea. Ma sempre di brutale negazione dell’altro si tratta, e di esaltazione della propria “razza”  considerata come superiore e da preservare da meticciati e inquinamenti. Sarebbe facile richiamare la scelta di schierare una lista con il nome di una razza, da parte dei leghisti trevigiani, o i manifesti che usavano dalle parti della Lega fino a poco tempo fa, con foto di bambini biondi e con gli occhi azzurri e accuse all’Europa di proteggere i pedofili. Poi forse anche loro hanno inteso che il richiamo al mito della razza ariana era troppo esplicito e in realtà poco si confaceva al nostro Nord Italia, che i fanatici chiamano senza l’intelligenza di mettersi a ridere “Padania”, e ad alcune fisionomie (vedi il poco biondo “Trota”). E magari si sono accorti che la pedofilia più che un problema europeo è un problema che tocca la maggioranza di cui la Lega fa diligentemente parte, il cui capo è stato lasciato dalla moglie perché frequentatore abituale di minorenni.

E poi Stiffoni non era quello che salutava il costruendo crematorio a Treviso come soluzione alla presenza degli extracomunitari ? e quello che dichiarava ““l’immigrato non è mio fratello, ha la pelle di colore diverso” ?

Anche  a noi a volte viene da pensare che i leghisti abbiano un dna diverso, ma non nel senso che intende Stiffoni. Hanno un dna diverso da quello democratico ed europeo del ventunesimo secolo. Abbarbicati a mitologie farlocche su inesistenti comunità di sangue, fanno finta di non sapere e di non vedere il mondo nel quale anch’essi vivono. Auspichiamo che i tanti gay che votano e militano anche nella Lega sveglino Stiffoni dal suo sonno ideologico e lo informino che il Medioevo è già passato da un po’.

Raccomandiamo poi ai leghisti maggior prudenza nel rivendicare il proprio machismo. Il loro capo, nonostante le sue vanterie, si è preso un bel accidente. E se la progenie che tanta potenza ha generato, e che i leghisti vorrebbero fare assurgere a nuova classe dirigente del paese, è rappresentata dal famigerato  e pluribocciato “Trota”, allora forse c’è da dubitare dell’utilità per il paese della “ortodossia” leghista in materia di orientamento sessuale.

E un ultimo appello rivolgiamo ai leghisti trevigiani: perché dare questo spettacolo pietoso sui mezzi di informazione nazionale, perché rappresentare la nostra provincia come ricettacolo di tutti i bigottismi, i razzismi e le fobie di questo mondo. Non provate almeno un po’ di vergogna ?

La Lega, il Terzo Reich e il Trotaultima modifica: 2011-04-30T21:49:01+02:00da sdluca1
Reposta per primo quest’articolo