L’assessore di Colle Umberto conferma i ritardi dell’accordo di programma

Accordo di programma: l’assessore Baggio conferma il grave ritardo delle opere pubbliche La cortese risposta alle nostre osservazioni sui ritardi nell’applicazione dell’accordo di programma sulle opere sul Menarè dell’Assessore di Colle Umberto Enos Baggio, uno dei firmatari dell’accordo in questione, conferma totalmente la nostra denuncia circa i ritardi, e anzi fornisce un quadro della situazione ancora peggiore di quanto pensavamo. Sulla pista ciclabile in via Roma a Colle Umberto, l’assessore afferma, secondo quanto riportato dal vostro articolo, che il Comune aveva 18 mesi per progettare l’opera a partire da marzo 2010. In realtà l’accordo prevedeva 3 mesi (120 grioni) al comune per completare la progettazione definitiva ed esecutiva (il progetto preliminare era già stato approvato a gennaio 2010). Se andiamo al dettaglio, l’accordo recitava testualmente: “Il progetto definitivo ed esecutivo verrà redatto a cura e spese del Comune di Colle Umberto nel termine di 120 (centoventi) giorni dal perfezionamento del presente accordo di programma.Il Comune di Colle Umberto farà da stazione appaltante nel rispetto delle norme di legge al tempo vigenti.Qualora a seguito dell’intervento, si renda necessario procedere al taglio di alberature stradali esistenti, si dovrà ottemperare agli obblighi previsti dalle vigenti normative in materia di salvaguardia del patrimonio arboreo stradale.I lavori dovranno essere ultimati entro il termine di 15 (quindici) mesi dall’approvazione del progetto esecutivo dell’opera.” Dunque i tempi dell’accordo erano tre mesi per la conclusione della progettazione e al massimo 15 mesi per la conclusione dell’opera. L’assessore annuncia che entro due mesi verrà effettuata la gara d’appalto. Dunque dopo 18 mesi dall’accordo si potrà forse incominciare l’opera, non certo concluderla. Non capiamo dunque dove stia l’anticipo sui tempi previsti. E si consideri che i termini fissati dall’accordo non sono termini minimi, ma i termini massimi nei quali completare le opere.1Sul tratto di pista ciclabile lungo il Menarè, dal panificio a via dei Perinot, se come dice l’assessore si sta valutando il coinvolgimento di altri enti nel finanziamento dell’opera, è chiaro che si è ancora in alto mare e dunque anche qui non verranno rispettati i tempi. Sulla sistemazione dell’incrocio semaforico alle “due osterie” il ritardo annunciato dall’assessore Baggio è semplicemente scandaloso e inaccettabile, e non può che destare forti sospetti sulla volontà di procedere alla realizzazione delle opere.L’accordo di programma del 23 marzo 2010 prevedeva: “L’Impresa Tonon si impegna a produrre i progetti definitivi ed esecutivi per l’approvazione da parte degli Enti competenti entro il termine di 90 (novanta) giorni dal perfezionamento dell’accordo di programma, ed ad ultimare i lavori entro il termine di 180 (centottanta) giorni dall’ottenimento degli atti necessari all’avvio dei lavori.”L’assessore riferisce di una proroga ottenuta dall’Impresa Tonon per la consegna del progetto. Consegna che avrebbe dovuto esser fatta un anno fa. E ad oggi non è ancora fissato un nuovo termine per la consegna. Dunque se tutto va bene, e ormai è chiaro che si trova sempre qualche intoppo, tra qualche tempo verrà forse fissata una conferenza dei servizi dalla Regione, da quella data decorreranno tre mesi di tempo per la ditta per presentare il progetto esecutivo, poi gli enti se lo rigireranno per un po prima di approvarlo e quindi altri sei mesi di tempo per la realizzazione. Anche qui, dunque, avremo un ritardo di più di un anno sulla tempistica prevista dall’accordo. A questo punto ribadiamo la nostra proposta di rivedere radicalmente l’accordo, la cui vera finalità non è quella di realizzare opere pubbliche ma di consentire la realizzazione del centro commerciale sul Menarè.La nostra preoccupazione è che in realtà la vera tempistica è quella a cui allude una clausola transitoria dell’accordo, quella che spiega perché in realtà si è voluto procedere affidando ad un privato opere pubbliche che il pubblico avrebbe fatto più velocemente: Art. 26 Norme transitorie e finali“Le parti si danno atto, riconoscono e accettano che Tonon Spa rinuncia alle già minacciate azioni di danno a seguito dell’annullamento del Piruea, a condizione che entro il termine decennale di efficacia del presente accordo, la variante urbanistica in esso contenuta permetta la realizzazione a Tonon Spa di tutti gli interventi in essa previsti nell’area ex Ipsa acquistata dalla Provincia di Treviso.” Non è che, allora, la logica dell’accordo è che prima si fa il centro commerciale chiesto dal privato e solo dopo le opere pubbliche che servono al cittadino ? E’ un modo serio, questo, di amministrare la cosa pubblica ?

L’assessore di Colle Umberto conferma i ritardi dell’accordo di programmaultima modifica: 2011-07-11T15:24:00+02:00da sdluca1
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