BENE L’ABOLIZIONE DEI CDA SPARTITORI DEGLI ATER. MA NON SIA L’ENNESIMA CENTRALIZZAZIONE REGIONALE

 

Finalmente una buona notizia sul fronte dei costi impropri della politica da parte della Regione. Il Consiglio Regionale ha puntato i cda degli ATER come una fonte di spreco inutile. In effetti, la composizione degli ATER obbedisce a ferre regole spartitorie all’interno della maggioranza in Regione e, come sosteniamo da tempo, sarebbe il caso di intervenire sulla loro governance. Il progetto di legge è stato presentato dai gruppi di maggioranza e minoranza, ad esclusione ovviamente della Lega, sempre affamata di poltrone e di lottizzazioni.

 

Le Ater (azienda territoriale per l’edilizia residenziale) sono gli enti che hanno preso il posto dei vecchi Iacp (Istituto Autonomo Case Popolari), quando la Regione Veneto legiferò in proposito con la legge 10 del 1995

La scelta fatta dal Veneto prevede che gli ATER siano enti strumentali della Regione. Il cda è composto da due membri nominati dalla Regione, che sceglie anche il presidente, uno dalla Provincia, uno dal comune capoluogo, uno dall’ANCI.

La Regione ha dunque nominato

ATER di BELLUNO, i signori PUPPATO GIOVANNI, già consigliere dell’ente e vicesindaco a Limana (Lega Nord), e PEZZE’ GIUSEPPE ex sindaco di Alleghe (PDL) nuovo presidente

ATER di PADOVA, i signori FRASSON FLAVIO già assessore regionale, uscito dall’UDC ora dell’ADC di Pionati (nuovo presidente),  FORNASIERO GIANFRANCO, consigliere comunale a Este ex An in predicato di andare a FLI e poi rientrato in PDL

ATER di ROVIGO, i signori GUARNIERI ALDO ex amministratore Rovigo (PDL) nuovo presidente, TIDON ELISA leghista di Lendinara

ATER di TREVISO, i signori PIETROBON FRANCESCO sindaco di Paese (Lega) nuovo presidente,  e DE MITRI ALESSIO assessore provinciale (PDL)

ATER di VENEZIA, i signori MAZZONETTO ALBERTO consigliere comunale Venezia (Lega) nuovo presidente

e PARISOTTO PIERLUIGI, sindaco di Cavarzere (PDL)

 

ATER di VERONA, i signori CORDIOLI NIKO presidente uscente riconfermato (PDL), TUROZZI MARCO sindaco di Cazzano di Tramigna (Lega)

 

ATER di VICENZA, i signori SCOMAZZON VALENTINO assessore a Mason (Lega) nuovo presidente, QUALARSA NADIA già consigliere regionale (PDL)

4 alla Lega, 2 al PDL, 1 all’ADC

I presidenti percepiscono il 50 % dell’indennità del relativo presidente della Provincia, i vicepresidenti il 25%. Ai consiglieri spetta un gettone di presenza.

 

presidente

vice

gettone

BELLUNO

29668,08

14055,87

77,47

PADOVA

58248,36

21318,12

69,72

ROVIGO

31560,6

15780,24

77,47

TREVISO

42636,24

21318,12

77,47

VENEZIA

44217,48

22108,68

77,47

VERONA

39099,84

19549,92

77,47

VICENZA

45681,6

22840,83

77,47

 

Per un totale di 428.083,98 euro solo per le indennità dei presidenti e vicepresidenti. Per i presidenti di Verona e Venezia è prevista inoltre una diaria (per Venezia di 15612.12 euro a titolo rimborso spese).

Dopo la costituzione del Cda, nell’ATER di Treviso si è creato un caso sulla nomina del vicepresidente. Quello designato era Alessio De Mitri, l’attuale consigliere provinciale che ora attacca i costi della politica. Ma la Lega gli fa fatto lo sgambetto e ha nominato Pierantonio Fanton, il rappresentante nel cda del Comune di Treviso, ovviamente leghista, già consigliere del precedente Cda nonché della società Progetto Casa spa, partecipata dell’ATER. Quell’episodio, secondo noi, spiega anche molte delle vicende attuali che attraversano l’attuale maggioranza in consiglio provinciale.

Il progetto di legge firmato dai gruppi regionali, ad esclusione della Lega, prevede che il Consigli di Amministrazione sia abolito e le sue funzioni assorbite dal direttore generale. Se così fosse, si farebbe un passo in avanti sulla riduzione dei costi ma si metterebbe nelle mani esclusive della Giunta Regionale la politica sull’edilizia pubblica, che evidentemente non può fare a meno di un rapporto stretto con i Comuni e le Province.

Per questo invitiamo a considerare anche altri modelli di organizzazione. La Regione Emilia Romagna alla chiusura degli Iacp fece una scelta diversa dal Veneto, che come al solito pratica un esasperato centralismo regionale. In Emilia il patrimonio degli IACP fu devoluto ai comuni.

La titolarità dell’ACER, come lì hanno denominato le nuove aziende, è conferita alla Provincia ed ai Comuni e viene esercitata nell’ambito della Conferenza degli Enti, composta dal Presidente della Provincia e dai Sindaci dei Comuni del territorio provinciale: alla Provincia compete una quota pari al 20 per cento del valore patrimoniale netto dell’ACER; la restante quota è conferita ai Comuni in proporzione al numero dei loro abitanti. E’ la conferenza degli enti, e non la Regione, ad eleggere il cda di 3 membri e a determinarne gli eventuali compensi. Il presidente è nominato su proposta congiunta di comuni e provincia.

Si valuti dunque una strada per metter fine alla logica spartitoria regionale e al tempo stesso non operare una ulteriore centralizzazione ma costruire un rapporto proficuo con gli enti locali.

 

 

 

BENE L’ABOLIZIONE DEI CDA SPARTITORI DEGLI ATER. MA NON SIA L’ENNESIMA CENTRALIZZAZIONE REGIONALEultima modifica: 2011-08-05T17:58:00+02:00da sdluca1
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