Barcon: Muraro lasci stare il Quirinale e pensi a La Padania

Muraro lasci stare il Quirinale, e pensi piuttosto a istruire i giornalisti de “La Padania”

 Muraro se la prende con il Quirinale per non aver consultato la Provincia e la Regione. A noi pare invece corretto che, attraverso il consigliere per il paesaggio del Presidente, il Quirinale abbia voluto ascoltare le ragioni che la Fondazione Emo ha portato a sostegno dell’esigenza di difendere il compendio ambientale e paesaggistico della grande villa palladiana e di villa Pola Pomini da progetti che potrebbero avere effetti devastanti per il territorio della zona. Non risulta che il Quirinale abbia in alcun modo interferito con l’iter amministrativo e politico della faccenda che resta in mano agli enti pubblici.

In primo luogo al Comune di Vedelago, che ha chiesto alla Regione di attivare un accordo di programma ex Art. 32 della legge regionale 35 del 2001. Questo tipo di accordo deve essere avvallato dalla Regione, che diventa regista dell’operazione, nella quale vengono coinvolti i privati e la Provincia. E l’accordo diventa poi esecutivo con un decreto del Presidente della Regione. La stessa procedura, che è una procedura straordinaria derogatoria per progetti di valenza regionale, è stata utilizzata per consentire la realizzazione di un nuovo centro commerciale a Colle Umberto. La stessa procedura è quella che Ikea chiede di attivare per insediarsi a Casale Sul Sile.

La polemica di Muraro è evidentemente strumentale, e si inserisce nel solco della contestazione che la Lega sta portando avanti nei confronti del Presidente della Repubblica, non solo per le sue scelte ma anche perché accusato di essere napoletano e non solo Napolitano.

Sulla questione di Barcon il presidente della Provincia non ha in realtà una posizione definita, e cerca di  barcon-menarsi tra spinte diverse dentro la Lega e dentro il PDL. E lo si è ben visto nel corso della recente seduta della commissione consiliare, nella quale alcuni esponenti della maggioranza si sono espressi a favore dell’operazione, altri hanno rimandato ad una possibile consultazione a livello comunale, e Muraro ha chiesto al Consiglio la disponibilità a predisporre delle linee guida per affrontare progetti come questo, che vanno a derogare alle previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. In pratica un modo per aggirare il Ptcp e poter autorizzare con modifiche prima l’operazione Barcon, poi quella Ikea, e poi le altre che ovviamente seguiranno. Il nostro gruppo questa disponibilità non l’ha data, ritenendo che le previsioni del Piano Territoriale Provinciale, entrato in vigore meno di due anni fa, siano del tutto sufficienti a pianificare lo sviluppo urbanistico del territorio. Il piano prevede che i 90 e passa ettari che si vogliono cementificare restino terreno agricolo.

Suggeriamo infine a Muraro di indirizzare la propria vis polemica contro un altro bersaglio. Il suo giornale di Partito, la Padania, fa un articolo che riporta pari pari il comunicato stampa della Provincia sulla lettera al Quirinale. L’unico lavoro giornalistico del giornale dei padani è quello di metterci un titolo, che recita: Muraro scrive al Presidente. “Caro presidente, per il “Barcon” perché non viene a Vedelago?” Oltre al fatto che nella lettera Muraro non chiede al Presidente di venire a Vedelago, ma anzi di poter andare lui a Roma per essere ricevuto, di quale “Barcon” pensano di parlare i giornalisti de La Padania? Escludendo per ovvi motivi che si tratti di un raffinato richiamo alla radice etimologica del nome della frazione di Vedelago, credono forse che si tratti di un grande barcone, retaggio e simbolo della tradizione fluviale del popolo trevigiano? o che sia una versione veneta del carroccio lombardo? Non lo sappiamo. Ma sappiamo che qualche anno fa il sedicente “giornale del Nord” è stato capace di scrivere che i fuochi di Sant’Augusta, che si tengono ad agosto a Serravalle di Vittorio Veneto nell’ambito della millenaria fiera, erano in realtà una festa con i fuochi di artificio in onore del Bossi che stava arrivando in città.

In definitiva, è probabile che il Presidente della Repubblica sia più consapevole della realtà di Barcon e del progetto urbanistico che viene proposto rispetto al quotidiano di riferimento di Muraro. Roma batte Padania.

Barcon: Muraro lasci stare il Quirinale e pensi a La Padaniaultima modifica: 2012-01-18T11:28:00+01:00da sdluca1
Reposta per primo quest’articolo