Combattere le dimissioni in bianco: una misura di civiltà

La pratica delle dimissioni in bianco è un fenomeno ancora troppo diffuso. Secondo le cifre fornite dall’Istat nel 2011, fra il 2008 e il 2009 sono state licenziate con questo sistema circa 800mila madri. A essere maggiormente colpite sono le lavoratrici più giovani: i casi di dimissioni forzate,  riguardano il 13,1% delle donne nate dopo il 1973, percentuale che scende al 9,3% per le lavoratrici nate fra il ’64 e il ’73, al 7,9% fra il ’54 e il ’63, al 6,8% fra il ’44 e il ’53. Queste sono le percentuali di donne che dichiarano di essere state costrette alle dimissioni. La Legge 188, proposta da Titti Di Salvo e Marisa Nicchi e approvata nel 2007 da quasi tutto il Parlamento (non dal governo Prodi come si legge in giro), quando le leggi le faceva ancora il Parlamento, rendeva impossibile questo abuso obbligando a utilizzare per le dimissioni dei moduli datati e numerati. Al momento di entrare in vigore della legge, cadde Prodi e subentrò il governo Berlusconi che, con il primo decreto di giugno 2008, semplicemente abrogò in toto la legge. images?q=tbn:ANd9GcS4qtTgHdH1C7pSCYCTuzrImoteCS9TBV9_WQWr3MpMT6HfaJruAQ

Di Salvo e Nicchi hanno chiesto a Monti, appena insediato, di ripristinare quella legge. E in tante e tanti si sono aggiunti. La ministra Fornero ha promesso un intervento risolutivo ai primi di dicembre. Per ora non se ne sa più nulla, ma cresce la richiesta da più parti di un provvedimento in questo senso. Certo è che se, come da qualche parte viene ventilato, qualcuno pensasse a concedere il ripristino della 188 per avere come contraltare un via libera per la facilitazione dei licenziamento, lo scambio sarebbe non solo inaccettabile, ma renderebbe del tutto vana la legge, che intende per l’appunto evitare l’aggiramento delle norme contro il licenziamento discriminatorio. Se vengono tolte queste norme, diventa legale quello che prima non lo era e dunque cadrebbe il senso della 188.

L’eliminazione della pratica illegale delle dimissioni in bianco è una misura di civiltà e di giustizia. Ed è un passo avanti nella fuoriuscita reale dal berlusconismo, nella direzione di un recupero di dignità del lavoro e di chi ne è il protagonista.

Il gruppo di SEL in provincia ha presentato in questo senso un ordine del giorno per chiedere che anche dalla Provincia di Treviso giunga un sollecito a procedere in questo senso.

di seguito il testo della legge abrogata da Berlusconi

 

 “Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie della lavoratrice, del lavoratore, nonché del prestatore d’opera e della prestatrice d’opera”

 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 260 dell’8 novembre 2007

 Art. 1.

 1. Fatto salvo quanto stabilito dall’articolo 2118 del codice civile, la lettera di dimissioni volontarie, volta a dichiarare l’intenzione di recedere dal contratto di lavoro, è presentata dalla lavoratrice, dal lavoratore, nonché dal prestatore d’opera e dalla prestatrice d’opera, pena la sua nullità, su appositi moduli predisposti e resi disponibili gratuitamente, oltre che con le modalità di cui al comma 5, dalle direzioni provinciali del lavoro e dagli uffici comunali, nonché dai centri per l’impiego.

 2. Per contratto di lavoro, ai fini del comma 1, si intendono tutti i contratti inerenti ai rapporti di lavoro subordinato di cui all’articolo 2094 del codice civile, indipendentemente dalle caratteristiche e dalla durata, nonché i contratti di collaborazione coordinata e continuativa, anche a progetto, i contratti di collaborazione di natura occasionale, i contratti di associazione in partecipazione di cui all’articolo 2549 del codice civile per cui l’associato fornisca prestazioni lavorative e in cui i suoi redditi derivanti dalla partecipazione agli utili siano qualificati come redditi di lavoro autonomo, e i contratti di lavoro instaurati dalle cooperative con i propri soci.

 3. I moduli di cui al comma 1, realizzati secondo direttive definite con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto con il Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, riportano un codice alfanumerico progressivo di identificazione, la data di emissione, nonché spazi, da compilare a cura del firmatario, destinati all’identificazione della lavoratrice o del lavoratore, ovvero del prestatore d’opera o della prestatrice d’opera, del datore di lavoro, della tipologia di contratto da cui si intende recedere, della data della sua stipulazione e di ogni altro elemento utile. I moduli hanno validità di quindici giorni dalla data di emissione.

 4. Con il decreto di cui al comma 3 sono altresì definite le modalità per evitare eventuali contraffazioni o falsificazioni.

 5. I moduli di cui al presente articolo sono resi disponibili anche attraverso il sito internet del Ministero del lavoro e della previdenza sociale, secondo modalità definite con il decreto di cui al comma 3, che garantiscano al contempo la certezza dell’identità del richiedente, la riservatezza dei dati personali nonché l’individuazione della data di rilascio, ai fini della verifica del rispetto del termine di validità di cui al secondo periodo del comma 3.

 6. Con apposite convenzioni a titolo gratuito, stipulate nelle forme definite con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, da emanare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono disciplinate le modalità attraverso le quali è reso possibile alla lavoratrice, al lavoratore, nonché al prestatore d’opera e alla prestatrice d’opera, acquisire gratuitamente i moduli di cui al presente articolo, anche tramite le organizzazioni sindacali dei lavoratori e i patronati.

 7. All’attuazione della presente legge si provvede nell’ambito delle risorse finanziarie già previste a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato.

 

Combattere le dimissioni in bianco: una misura di civiltàultima modifica: 2012-01-24T23:03:00+01:00da sdluca1
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