Campagna contro il consumo di suolo, la politica deve passare dalle parole ai fatti, e non solo Ikea e Barcon

 Abbiamo condiviso il documento delle associazioni di categoria inviato alla Provincia di Treviso lo scorso gennaio, e attorno ai cui contenuti oggi le associazioni intendono attivare una campagna di comunicazione.

 Il documento si sposa infatti in buona parte con le posizioni che abbiamo espresso fin da subito rispetto ai progetti di trasformazione del territorio di Barcon a Vedelago e di Casale Sul Sile.

No al consumo del territorio, la pianificazione del territorio la facciano le amministrazioni pubbliche e non il privato, la rendita fondiaria (comprare un terreno come agricolo e poi farlo diventare edificabile) non va assecondata ma disincentivata, il ricatto occupazionale che contrappone le ragioni del lavoro a quelle del territorio va rifiutato, perché alla fine perdono entrambi e perché i dati che vengono promessi sull’occupazione sono sempre gonfiati. Come ha dimostrato, su grande scala, il Marchionne che prometteva 20 miliardi di investimento in Italia, che non ci saranno.

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Noi avevamo a suo tempo approvato il PTCP della Provincia proprio sulla base di alcuni vincoli chiari che si intendevano mettere rispetto ad una ulteriore espansione del cemento attraverso nuove aree produttive e commerciali. Abbiamo invece votato contro quando la Provincia ha poi annacquato quelle previsioni attraverso norme derogatorie e singole deroghe ad aziendam.

 Per questo la richiesta che le varie associazioni rivolgono al Presidente della Provincia affinché tenga ferma la previsione dell’art. 17 del PTCP, che eventuali nuovi centri commerciali devono esser localizzati in aree dismesse o da riconvertire e non in territorio agricolo, corrisponde a quanto da noi finora sostenuto all’interno del Consiglio Provinciale. Ci opporremo perciò alle intenzioni della maggioranza Lega PDL di fissare dei criteri per poter derogare a quella previsione. E continuiamo a indicare come modello di comportamento la Provincia di Torino che non si è spaventata di fronte a Ikea e ha rifiutato una localizzazione in zona agricola del nuovo negozio, dando disponibilità solo nel caso di insediamento su aree produttive dismesse.

 Barcon e Ikea non sono purtroppo gli unici casi nei quali la norma del PTCP rischia di non trovare applicazione. A Colle Umberto la Provincia si è impegnata da tempo in un Accordo di Programma per consentire la realizzazione di un nuovo centro commerciale, sulla statale tra Conegliano e Vittorio Veneto. E a Conegliano la Provincia intende procedere ad un accordo di programma per consentire la realizzazione di un centro commerciale affacciato sulla nuova strada da costruire, la Bretella di Parè.

 Quella del consumo di suolo rischia di essere una bella tematica sulla quale fare convegni e dibattiti, o belle invocazioni, ma sono le scelte concrete a determinare la cementificazione e la saturazione del territorio e la distruzione del paesaggio, ed è su quelle che è giusto giudicare il comportamento di una amministrazione pubblica. Negli ultimi decenni il governo del territorio è stato nelle mani dei Comuni e della Regione, e i risultati lasciano alquanto a desiderare. Oggi che, dopo il trasferimento della competenza urbanistica da parte della Regione, le Province hanno la possibilità di incidere sulle scelte e non solo sulle chiacchiere territoriali, attendiamo la Provincia di Treviso alla prova dei fatti.

Campagna contro il consumo di suolo, la politica deve passare dalle parole ai fatti, e non solo Ikea e Barconultima modifica: 2012-03-02T11:12:00+01:00da sdluca1
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