uguali a chi ?

“Tutti sono uguali, tutti rubano alla stessa maniera”: così cantava De Gregori, e questo è l’adagio popolare più in voga al momento. Le ragioni di indignazione sono tali e tante che ci scappa la generalizzazione e il fascio che mette assieme erbe velenose e piante officinali. E il grano si mischia con il loglio. Ma le cose possono cambiare solo distinguendo e selezionando, punendo e premiando, evidenziando le differenze e le diversità. Diverso è urlare al complotto e alla “magistratocrazia” o invece rispettare le sentenze, diverso è entrare e restare in politica per contrastare la giustizia o invece annunciare il ritiro dalla politica in caso di condanna. Diverso è gestire la cosa pubblica come cosa privata e tenersi invece lontani dai concorsi pubblici. Diverso è favorire gli amici, e gli amici degli amici, o invece lasciare che il primario migliore vinca l’incarico per merito, anche se sta politicamente dall’altra parte.
 
Della diversità di Vendola, continuiamo a dirci orgogliosi.
Per noi che l’onestà non è un optional, ma il sale della buona politica, la sentenza di assoluzione di oggi ci sprona a continuare la fatica di costruire oggi, quando tutto sembra degradato e perduto, la speranza di un cambiamento per le donne e gli uomini di questo paese. Perché, come continuava la canzone, ti dicono che sono tutti uguali, “ma è solo un modo per convincerti a restare dentro casa quando viene la sera”.
 
uguali a chi ?ultima modifica: 2012-10-31T15:13:05+01:00da sdluca1
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