il vento dell’Est

In Friuli Venezia Giulia hanno votato in pochi, e questo significa anzitutto che il distacco e il disgusto verso la politica non trova più il suo unico sfogo con il voto di protesta alla novità Grillo, come era accaduto a fine febbraio, ma si esprime anche con l’astensione. Ma il dato importante è che l’implosione del centrosinistra a livello nazionale non ha stroncato la coalizione di centrosinistra a livello regionale. Non va sottovalutato che quella che si è presentata in Friuli Venezia Giulia è una coalizione più ampia di quella delle ultime politiche, comprendendo anche Italia dei Valori. Mentre l’UDC era schierato, come è naturale, con Lega e PDL. Ed è facile presumere che, se la lista di sinistra radicale non avesse avuto problemi burocratici con le firme e si 

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fosse presentata, sarebbe mancato quel piccolo distacco che ha consentito la vittoria della coalizione di centrosinistra. Quindi anche quei voti sono stati indispensabili alla vittoria. Il dato politico è che il centrosinistra vince se non smarrisce se stesso, cioè la alternatività rispetto alla destra e alla conservazione, se sa aggregare e non erigere steccati, se mette al primo posto il cambiamento. Tutto ciò che in questi giorni si è perso a livello nazionale, ma che nei territori può ancora vincere. E’ quello che può capitare anche a Treviso, alle prossime comunali di fine maggio. Lì dove il centrosinistra fa il suo mestiere, che in questo caso significa chiudere con il ventennio leghista e far diventare Treviso una città del XXI secolo e non un grande villaggio murato padano, potrà spirare quel vento dell’est che ha portato la vittoria al centrosinistra il Friuli..

il vento dell’Estultima modifica: 2013-04-25T00:47:07+02:00da sdluca1
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