Consumo del territorio: la buona notizia e quella cattiva

Con la vittoria alle comunali di Vedelago di Cristina Andreetta, già assessore della precedente Amministrazione, dalla quale prese le distanze per la pervicace volontà del sindaco Quaggiotto di dare il via libera al mega progetto cementizio di Barcon, un’altra pesantissima pietra viene messa sopra a quella idea di cementificare e scavare i campi agricoli antistanti a Villa Emo per portarci una cartiera e farci il più grande macello d’Europa e uno spazio commerciale. Acem.jpg questa buona notizia segue purtroppo quella cattiva, che Ikea ha ripresentato in Regione l’istanza per la realizzazione di un parco commerciale a Casale sul Sile.

 La crisi economica  e occupazionale sempre più drammatica può far pensare che una iniziativa come quella di Ikea sia un sollievo per la situazione sociale del territorio dove va a insediarsi, ma in realtà, al di là delle promesse, la realtà è che il bilancio va fatto sui posti che Ikea porta al territorio e su quelli che fa perdere al territorio. In questo bilancio, secondo quanto prevede il progettista incaricato da Ikea e non un commentatore ostile al progetto, i posti  nuovi creati per il territorio sarebbero 89, in quanto il negozio Ikea farebbe perdere 100 posti alle attività concorrenti nel territorio e ne creerebbe 189. E’ lecito pensare che un calcolo proposto da Ikea stesso sia piuttosto ottimista sulla distruzione di posti di lavoro che comporterebbe il nuovo insediamento, e dunque ci pare ragionevole la posizione delle associazioni di categoria che invitano a lasciar perdere l’operazione. Se nel bilancio complessivo ci mettiamo il consumo di territorio agricolo, laddove in altre realtà, come nel torinese, la Provincia ha imposto a Ikea di insediarsi in aree produttive dismesse e non consumare territorio libero, allora ci sentiamo di ribadire la nostra posizione di contrarietà all’operazione di nuova Ikea a Casale. A Muraro che si dichiara favorevole all’insediamento Ikea ricordiamo che già una volta ha provato a portare in consiglio una apposita deroga al piano territoriale provinciale, e l’operazione è stata bocciata dal consiglio provinciale. E che la Provincia di Torino, a fronte di una analoga richiesta di Ikea di insediarsi in suolo agricolo, ha espresso parere sfavorevole ricordando come il piano territoriale provinciale torinese, come quello trevigiano, prevede che questi insediamenti vadano collocati in zona agricola. Dopo aver minacciato di dirottare l’investimento all’estero, ora Ikea sta trattando per insediarsi nell’area dismessa di Mirafiori.

Consumo del territorio: la buona notizia e quella cattivaultima modifica: 2013-06-02T09:38:00+02:00da sdluca1
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