Costituenti cercasi, astenersi perditempo e maleintenzionati

Finché si scherza si scherza, ma quando si parla di metter mano alla Costituzione la cosa si fa molto seria. Troppo seria per lasciarla in mano a questa classe politica ora al governo, figlia di fallimenti e non di successi, scarsamente legittimata a qualsiasi genitorialità costituzionale, pochissimo animata da spirito costituente, concentrata sui prossimi mesi di vita del governo più che sulle prossime generazioni. L’Assemblea Costituente che partorì “la più bella del mondo” venne dopo la guerra mondiale, la guerra civile e la guerra di Liberazione, questi vengono dopo l’imboscata dei 101 e l’incapacità, per la prima volta nella storia della Repubblica, di eleggere un nuovo capo dello Stato. Quella alleanza costituente figliava dai Comitati di Liberazione, queste larghe intese sono frutto della non vittoria dell’uno e della non sconfitta dell’altro, del solipsismo del terzo non incomodo, e della carica dei 101. Si approfittano della dipartita di Oscar Luigi Scalfaro, che guidò la battaglia vittoriosa del 2006 contro la riforma costituzionale della Baita di Lorenzago, e poco pudicamente discettano di presidenzialismo intero o ammezzato. Non riusciranno a salvarci dall’aumento dell’Iva, forse, ma ci daranno una costituzione nuova di zecca, magari per avere di nuovo in corsa Silvio e Romano per il vero duello finale, alla faccia degli sproloqui visionari del novello highlander genovese. Non faranno aumentare i posti di lavoro, non aumenteranno i diritti, non taglieranno le spese militari, non ridurranno la disuguaglianza sociale, ma vuoi mettere una bella elezione diretta del Presidente come ti risolve i problemi ? E il governo potrà continuare, per il bene supremo della nazione e la improcrastinabile urgenza di riformare, anzi rifare, la Costituzione. Ottimo strumento di distrazione di massa, per i perditempo di governo e i malintenzionati.