Del Rio: il pressapochismo al potere

 

Entro fine mese il ministro Del Rio annuncia il disegno di legge di governo per eliminare le province e ridisegnare praticamente tutto il sistema delle autonomie locali. Due settimane di tempo

per una riforma epocale che dispiegherà i suoi effetti nel corso dei prossimi decenni. “Fare in fretta e furia e male” è ormai il motto degli italici governanti. Sembra una barzelletta e invece è drammaticamente vero. Il ministro tra l’altro dimostra di avere una concezione piuttosto grossolana della materia, come dimostra il modo in cui risponde al Il Sole 24 ore di oggi che gli chiede cosa sorgerà al posto delle province: La mia idea è che, partendo dagli attuali confini geografici provinciali, ci saranno delle comunità di secondo livello e senza personale politico, dove l’elettorato attivo e passivo spetterà ai sindaci della zona, che a titolo gratuito si occuperanno di pianificazione e di strade. Le altre funzioni di area vasta passeranno ai comuni a meno che la singola regione non preferisca tenerle per sé. Solo le città metropolitane avranno competenze ulteriori.”

In pratica, si riconosce l’importanza della dimensione provinciale per il governo di una serie di funzioni, però non si vuole che le decisioni vengano prese a questo livello da personale politico eletto per questo, ma le si demandano a dei sindaci, che sono eletti per altro. I sindaci dovrebbero eleggere tra di loro un gruppo di volenterosi, che a titolo gratuito decideranno il tracciato delle strade provinciali da costruire, o l’ordine degli interventi di manutenzione, o la priorità degli interventi da fare sulla viabilità che attraversa i territori dei comuni. Questi stessi volenterosi sindaci dovrebbero decidere sulla pianificazione urbanistica del territorio dei comuni un tempo compresi nella ex provincia. Dovrebbero decidere in quale comune si può ampliare e in quale no una zona industriale, dove porre dei vincoli ambientali, dove prevedere nuove infrastrutture e dove non prevederle. E tutte queste decisioni le assumerebbero tra di loro, calandole sulla testa dei cittadini, senza che nessuno possa chieder loro conto di ciò che fanno, visto che il corpo elettorale dei signori volenterosi è composto solo dai sindaci e dai partiti che li gestiscono e non dagli elettori.

Per le altre funzioni attualmente in capo alla Provincia, secondo il Del Rio passeranno ai comuni a meno che la singola regione non preferisca tenerle per sé: per questo signore che purtroppo fa il Ministro della Repubblica, fa un po’ lo stesso che, ad esempio, l’edilizia scolastica degli istituti superiori sia gestita dai comuni o dalla Regione, o il controllo su discariche e bonifiche, o le competenze su caccia e pesca etc. Il pressapochismo domina sovrano.

Le città metropolitane avranno invece competenze ulteriori, secondo il Del Rio. Perché mai? Perché a loro spetta nientemeno che far ripartire l’economia del paese.

Dice infatti l’incredibile ministro sulle città metropolitane: “a metà del 2014 non solo dovranno essere state elette ma dovranno anche avere iniziato a scrivere il loro statuto. Fermo restando che saranno sempre organi di secondo livello e il sindaco metropolitano sarà il sindaco del comune capoluogo. Avranno funzioni legate allo sviluppo economico, all’attrazione degli investimenti alla gestione dei servizi di trasporto. Devono fare da volano per l’economia del Paese. Se alle 10 città metropolitane nelle regioni ordinarie aggiungiamo le 4 nelle speciali ecco che abbiamo un hub con 20 milioni di persone.” Messa giù come fa il ministro, questa delle città metropolitane è una patacca incredibile che farà solo buttare via soldi e tempo ad un paese che avrebbe invece bisogno di ministri seri e capaci e di un cambio di rotta nella politica economica e sociale. E la cui unica utilità, dal punto di vista di lorsignori, è solo quella di svuotare ulteriormente la democrazia in questo paese e di dargli un assetto sempre più autoritario e verticistico, per far digerire al povero popolo italiano qualsiasi scelleratezza.

Del Rio: il pressapochismo al potereultima modifica: 2013-07-15T16:10:25+02:00da sdluca1
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