SCADUTO IL PROTOCOLLO REGIONALE DI LEGALITA’, LA PROVINCIA SI ATTIVI PER RIPRISTINARLO

ricerca_trasparenza_disegno_530x400Il 9 gennaio del 2012 veniva siglato in Prefettura a Venezia un “Protocollo di legalità” tra il ministro dell’Interno, che allora era l’attuale ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, la Regione Veneto e i rappresentanti delle Province e dei Comuni del Veneto. Il contenuto dell’accordo era relativo a misure di trasparenza e di controllo per impedire infiltrazioni mafiose nel sistema degli appalti pubblici, e serrare le maglie nel sistema dei subappalti attraverso un meccanismo unico di monitoraggio e di trasparenza in carico alle Prefetture, clausole risolutorie nei contratti di appalto in caso di infiltrazioni malavitose, tracciabilità dei flussi finanziari e altri meccanismi. L’accordo aveva un durata biennale e prevedeva che tre mesi prima della scadenza si avviassero le procedure per l’accordo. All’epoca il ministro Cancellieri disse che “il Veneto sarà il laboratorio dove sperimentare le nuove regole dei contratti”, facendo eco al Presidente Zaia che sosteneva:” Vogliamo essere laboratorio di virtuosità”
Ad oggi il protocollo è scaduto e non si ha notizia di alcun movimento in corso per reiterarlo, o aggiornarlo. Né risulta traccia dell’osservatorio che la Regione aveva deliberato di attivare sull’attuazione del protocollo.
Non è un buon segno, e si ha la brutta impressione di aver assistito, un paio d’anni fa, solamente alla solita ennesima rappresentazione della politica spettacolo fondata sugli annunci, e alla quale non seguono i fatti. Per quanto in drastica riduzione, il mercato degli appalti pubblici muove comunque in Veneto risorse economiche enormi, e l’adozione di misure preventive anti infiltrazioni è un atto di saggezza e di cautela da incentivare e incrementare. Per questo chiediamo alla Regione, al Prefetto di Treviso e a tutti i soggetti firmatari del protocollo di avviare le procedure per un eventuale aggiornamento del patto, e di rendere pubblico un resoconto dei risultati conseguiti, o non conseguiti, in questi due anni.
E per questo chiederemo conto alla Provincia di Treviso di quanto fatto per l’applicazione del Protocollo di legalità, che impegnava le amministrazioni provinciali in particolare ad una serie di adempimenti, e di quali attenzioni abbia seguito nelle fasi di appalto dei lavori per adeguarsi alle buone pratiche previste nel protocollo, e se la Provincia intenda attivarsi per la propria parte per il rinnovo e l’aggiornamento del protocollo regionale.

SCADUTO IL PROTOCOLLO REGIONALE DI LEGALITA’, LA PROVINCIA SI ATTIVI PER RIPRISTINARLOultima modifica: 2014-02-06T17:33:05+01:00da sdluca1
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