Muraro istigatore d’odio
Con le sue dichiarazioni a difesa della razza bianca, Leonardo Muraro ha passato ogni limite. Le sue dichiarazioni si inseriscono nel filone culturale che ha mosso la mano omicida del giovane stragista di Charleston, Dylan Roof. “Volete portare qui gli uomini di colore per bastardare la nostra razza”, così Leonardo Muraro si esprime infatti in televisione.
Muraro, presidente della Provincia di Treviso, dopo lungo tentennamento si è candidato a consigliere regionale come capolista a Treviso della Lista Tosi, in alleanza con i centristi. Da un primo conteggio risultava eletto, ma un successivo ricalcolo lo ha escluso dal consiglio regionale a favore di candidati di altre provincie. Ora la sua permanenza nella carica di Presidente della Provincia è legato al permanere o meno del sostegno del suo ex partito, la Lega.
Siamo quindi forse di fronte, con queste sparate razziste, ad un tentativo di rilegittimarsi agli occhi della Lega e mantenere il suo posto di presidente della Provincia dopo il fallimento della sua elezione in Consiglio Regionale con la lista Tosi. Il che non toglie nulla alla gravità inaudita di quanto affermato da Muraro.
Quale razza vuole difendere questo nuovo teorico del razzismo genetico? Quella ariana? Di cosa blatera questo neoconvertito al centrismo tosiano che passa ora alla professione di adesione al Ku Klux Klan? Ricordiamo poi al Presidente Muraro che la legge Mancino è molto chiara: “è punito con la reclusione da uno a quattro anni:
a) chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale;
b) chi incita in qualsiasi modo alla discriminazione, o incita a commettere o commette atti di violenza o di provocazione alla violenza, nei confronti di persone perché appartenenti ad un gruppo nazionale, etnico o razziale.”
Per questo presenteremo un esposto alla magistratura per istigazione all’odio razziale. Inutile aggiungere che, con questa impostazione sub culturale, Muraro è inoltre del tutto inadeguato a ricoprire la carica di rappresentante di una provincia civile e ricca di cultura e solidarietà come quella di Treviso.